Salutiamo in questi giorni un periodo di festività nelle quali abbiamo trascorso molti momenti INSIEME: in famiglia, con gli amici, con i colleghi…

Aristotele sosteneva che l’uomo è un animale sociale. Ciò significa che la dimensione gruppale è naturale per l’uomo, che solo nella relazione con altri esseri umani può soddisfare adeguatamente i suoi bisogni.

Il gruppo è uno strumento potentissimo per orientare, nel bene o nel male, il cambiamento sia nei propri membri che nel sistema sociale in cui è inserito. Esso rappresenta il luogo dove ogni persona forma la propria individualità e sperimenta le proprie capacità.

Esso offre più occasioni di sviluppo della creatività, più stimoli e situazioni di confronto operativo; le relazioni e lo scambio di opinioni permettono un profondo arricchimento culturale e personale, nonché la costruzione di una cultura “multipla” dove ogni soggetto è portatore attivo di nuovi orizzonti di senso. Il lavoro di gruppo inoltre aumenta la responsabilità individuale giacché è in grado di assegnare a ciascun membro il peso del risultato complessivo delle attività del singolo.

La società attuale, e conseguentemente anche la realtà scolastica, è oggi sempre più caratterizzata dai concetti pregnanti della relazione, dell’integrazione, dell’ inclusione, dell’incontro con gli altri e della gestione delle differenze.

Proprio nel gruppo la particolarità del singolo si incontra o si scontra con la particolarità di molti altri individui. La diversità può essere declinata secondo diversi criteri: si è diversi per sesso, età, provenienza etnica e socio-culturale, personalità, attitudini, stili di apprendimento, motivazioni, bisogni educativi speciali ecc… In effetti, essa rappresenta una caratteristica intrinseca alla natura dell’uomo: ognuno di noi è portatore di una propria diversità dal momento che possiede delle peculiarità che lo rendono differente dagli altri, unico e speciale.

All’interno del gruppo si può dimostrare che le differenze, ritenute in modo errato un limite e una carenza, possono invece comportare un arricchimento. Attraverso il lavoro nel gruppo e con il gruppo si può imparare a guardare il mondo non solo dal proprio punto di vista ma anche da quello altrui; imparando a confrontarsi con gli altri, consapevoli che si deve rinunciare al proprio modo di essere, riconoscendo però anche il valore altrui.

Partendo da quì vorremmo continuare a darvi occasioni per STARE INSIEME anche in questo inizio d’anno: grandi con grandi, piccini con piccini e grandi con piccini… momenti ludici, attività ricreative,attività educative, di crescita…

Ti è venuta voglia di fare qualcosa?